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sabato 14 gennaio 2012

recensioni

NORWEGIAN WOOD Tokyo Blues
Murakami Haruki
Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
commento personale: io ho un pessimo rapporto con gli autori giapponesi, mi trovo sempre molto distante dal loro modo di pensare. l'argomento affrontato è interessantissimo e la prosa scorrevole e poetica, ma alcuni tratti mi hanno lasciato perplessa, perchè alcune cose noi ragazzi occidentali non le faremmo mai (chi mai darebbe un appuntamento a un innamorato e lo porterebbe ad assistere a sua insaputa al padre malato di cancro?)  comunque non posso dire che non sia un ottimo romanzo, anzi, tutt'altro. è solo che non riesco a entrare bene nel modo di pensare dei giapponesi.


vi confesso che il libro lo avevo scelto perchè si intitolava come una delle più belle canzoni dei Beatles. Io la adoro,  la faccio riascoltare anche a voi ;)

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