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sabato 6 febbraio 2010

recensioni

IL FANTASMA DI CANTERVILLE - O.Wilde

Nell'antico castello inglese di Canterville si aggira il fantasma senza pace di Sir Simon, che diversi secoli prima s'è macchiato di un orrendo delitto; egli non tollera intrusi e, quando le fiammelle delle candele illuminano sinistramente le grandi sale, mette in opera tutti i piú terrificanti espedienti per spaventare a morte gli incauti ospiti: porta in giro lunghe catene arrugginite, lancia orrende risate demoniache, si circonda di inquietanti fosforescenze, ribadisce attraverso il terrore un diritto di proprietà eterno, misterioso e invincibile. Eppure, un certo giorno, anche per lui cominciano i guai: i nuovi inquilini del castello di Canterville sono un ministro americano, la moglie e i giovani figli, che con arguta sfrontatezza, moderno scetticismo e divertita impertinenza annullano i suoi poteri, ridicolizzano le sue esibizioni, mettono in crisi le sue sicurezze fino a ridurlo in uno stato di penosa malinconia; sarà la figlia del ministro a cambiare con dolcezza e carità il suo destino. Oscar Wilde, il dandy anticonformista che scandalizzò l'Inghilterra della seconda metà dell'Ottocento, fu scrittore raffinato e intelligente, capace di coniugare sofferenza e ironia, denuncia sociale e piaceri della vita; le sue notissime storie per l'infanzia sono immerse nell'atmosfera magica delle fiabe: concrete nei riferimenti ai personaggi e agli oggetti della vita quotidiana, ma sospese nel tempo e nello spazio grazie a una struttura narrativa sobria, leggera, venata di ironia e di umorismo.

commento personale: potrebbe essere benissimo una fiaba moderna, dotata di cinismo e ironia, ma comunque una romantica fiaba.