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martedì 25 gennaio 2011

27 gennaio, giornata della memoria

Mi piace accompagnarvi nei giorni che precedono questa data con questi versi di Primo Levi. perchè anche questo blog e la sua creatrice non dimenticano

Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere quest’offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo. Più già di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.



“Se questo è un uomo”

2 commenti:

  1. Perchè nessuno dovrebbe mai dimenticare. "Sonderkommando Auschwitz" di Shomo Venezia è un libro che ti dà un pugno nello stomaco, ma ti costringe a tirare fuori la testa dalla sabbia. Hai fatto bene a far ricordare. Ciao, Clara.

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  2. E' un tema tremendo che non dovrebbe essere dimenticato eppure spesso ogni volta che si è razzisti in una piccola parte uccidiamo questa memoria.
    ciao silvia

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